Helveticoins
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Solido d’oro dell’imperatore romano d’Oriente Teodosio II (408–450 d.C.), coniato a Costantinopoli. (Gold, 20 mm, 4.42 g, 12 h) Dritto: Busto di Teodosio II con diadema di perle, corazza e paludamentum, rivolto a destra. Iscrizione: "D N THEODO-SIVS P F AVG". Rovescio: Vittoria stante a sinistra, reggente una lunga croce e un globo. Iscrizione: "VICTORIA AVGGG" con "CONOB" in esergo.
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Dritto: AYTOKP KAIC TPAIANOC CЄB ΓЄPM ΔAK – Busto laureato di Traiano a destra, con leggero drappeggio sulla spalla sinistra. Rovescio: ΔΗΜΑΡΧ ЄΞ ΥΠΑΤ Є – L’Arabia stante di fronte, testa girata a sinistra, tiene un ramo con la mano destra e un fascio di bastoncini di cannella con la sinistra; dietro, un cammello rivolto a sinistra. Riferimenti: Ganschow X12b; Metcalf 2; RPC III 4051; Sydenham 182.
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Adriano, 117–138 d.C. Denario d’argento, Roma, ca. 130 d.C. Dritto: IMP CAESAR TRAIAN HADRIANVS AVG – Testa laureata di Adriano a destra. Rovescio: FORTUNAE REDVCI – Fortuna stante a sinistra, con timone su globo e cornucopia. Adriano (117–138) fu uno dei più importanti imperatori della dinastia adottiva. Rafforzò i confini dell’impero, viaggiò instancabilmente attraverso le province e fece erigere opere come il Vallo di Adriano in Britannia. La legenda Fortunae Reduci richiama i suoi numerosi viaggi e l’auspicio di un felice ritorno sotto la protezione divina.
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Dritto: HADRIANVS AVGVSTVS – testa laureata di Adriano a destra. Rovescio: COS III – Pietas seduta a sinistra, con la destra porta il velo alla fronte; la sinistra poggia in grembo. Successore di Traiano, Adriano fu il grande «imperatore viaggiatore», orientato alla stabilizzazione più che alla conquista. Rafforzò i confini – celebre il Vallo di Adriano – e promosse importanti opere a Roma (il Pantheon, la Villa Adriana). La sua stabile amministrazione fu scossa dalla rivolta di Bar Kokhba in Giudea.
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Il lotto comprende tre assi in bronzo coniati dopo la grande riforma monetaria della Repubblica romana intorno al 211 a.C. Al dritto appare la doppia testa barbuta e laureata di Giano, simbolo degli inizi e delle fini, nonché della stabilità e dell’ordine dello Stato. Al rovescio è raffigurata la prora di una nave rivolta a destra, emblema della forza marittima di Roma durante le guerre puniche; il segno di valore « I » compare in alto e anche al dritto, mentre l’iscrizione « ROMA » è posta sotto la prora. Queste monete riflettono l’ascesa di Roma a potenza dominante del Mediterraneo e rappresentano notevoli testimonianze della monetazione repubblicana.
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Dritto: Doppia testa barbuta e laureata di Giano; valore “I” sopra. Rovescio: Prua di nave a destra; valore “I” sopra, iscrizione “ROMA” sotto. Riferimento: Crawford 56/2. Questa moneta fu emessa dopo la grande riforma monetaria della Repubblica Romana attorno al 211 a.C., che introdusse un nuovo standard di peso ridotto per l’Asse. La testa doppia di Giano simboleggia i passaggi e la dualità – immagine perfetta per la Repubblica basata su continuità e ordine. La prua sul rovescio rappresenta la forza navale di Roma durante le guerre puniche.
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Questa piccola moneta in bronzo appartiene alle emissioni locali delle province orientali dell’Impero romano. Tali tipi mostrano spesso l’imperatore insieme a un familiare o a un coreggente, con iscrizioni in greco. La presenza della desinenza –Ω conferma lo stile provinciale greco.
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Legenda: IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG → « Imperator Gordiano, il Pio, il Felice, Augusto » Descrizione: Busto di Gordiano III rivolto a destra, con corona radiata, drappeggiato e corazzato. La corona radiata identifica la moneta come un antoniniano, un nominale che rappresentava il doppio del denario. Legenda: FORTVNA REDVX → « Fortuna che ritorna » oppure « Fortuna che garantisce un ritorno sicuro » Descrizione: Fortuna, dea del destino e della sorte, è seduta a sinistra su un trono. Nella mano destra tiene un timone (rudder), simbolo della guida del destino e di un ritorno sicuro. Nella mano sinistra regge una cornucopia (cornucopiae), simbolo di prosperità e abbondanza. Sotto il trono appare una ruota, altro attributo di Fortuna, che rappresenta il continuo mutamento della sorte. Il tipo FORTVNA REDVX fu spesso coniato quando l’imperatore o le sue truppe tornavano sani e salvi da un viaggio o da una campagna militare. Sotto Gordiano III, questo tipo potrebbe riferirsi ai preparativi per la guerra persiana contro l’Impero sasanide intorno al 242 d.C. Fortuna qui simboleggia la protezione divina accordata all’imperatore e all’impero. Gordiano III (225–244 d.C.) salì al trono a soli 13 anni, diventando il più giovane imperatore unico della storia romana. Nipote di Gordiano I, regnò dopo la « crisi dei sei imperatori » del 238. Il suo regno fu caratterizzato da una relativa stabilità interna e da campagne militari contro i Persiani. Morì giovane, a 19 anni, in circostanze ancora discusse — o in battaglia, o vittima di un complotto del prefetto Filippo l’Arabo.
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Questo denario d’argento romano fu emesso in onore di Faustina Maggiore, moglie dell’imperatore Antonino Pio, dopo la sua morte. Fu divinizzata dal Senato (Diva) e le sue monete servirono come propaganda imperiale per sottolineare il suo status divino e rafforzare la legittimità della dinastia antonina. Dritto (Averso): Busto di Faustina Maggiore con elaborata acconciatura, volto a destra. Legenda: DIVA FAVSTINA Rovescio (Reverso): Divinità femminile stante (probabilmente Aeternitas) con scettro e mano alzata. Legenda: AETERNITAS – simbolo dell’immortalità e della divinizzazione dell’imperatrice.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino il Grande volto a destra con corona d’alloro. Sul rovescio appare Vittoria in piedi con una corona e un ramo di palma, con le lettere D e F ai lati. La legenda SOLI INVICTO COMITI onora il dio Sole invitto.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino il Grande volto a destra con corona d’alloro e legenda CONSTANTINVS AVG. Sul rovescio appare una porta di campo con due torri, ingresso aperto e tre stelle sopra. La legenda PROVIDENTIAE AVGG celebra la previdenza imperiale. Il marchio SMNT/SMMT indica la zecca di Tessalonica.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino il Grande con corona d’alloro e busto volto a destra, legenda CONSTANTINVS AVG. Sul rovescio compare VOT / XX in due righe all’interno di una corona d’alloro, commemorando il 20° anniversario di regno. Il marchio nel rovescio indica la zecca di emissione.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino II, figlio di Costantino il Grande, volto a destra con corona d’alloro e busto corazzato. Sul rovescio appare una porta di campo con due torri, ingresso aperto e stella sopra. La legenda PROVIDENTIAE CAESS celebra la previdenza dei Cesari. Il marchio PLN indica la zecca di Lione.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino II, figlio di Costantino il Grande, volto a destra con corona d’alloro e busto corazzato. Sul rovescio, a seconda della variante, compare una porta di campo (PROVIDENTIAE CAESS) oppure due soldati con insegne militari (GLORIA EXERCITVS). Il marchio sul rovescio indica la zecca di emissione.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino II con corona d’alloro e legenda CONSTANTINVS IVN NOB C. Sul rovescio due soldati con lance e scudi affiancano due insegne militari. La legenda GLORIA EXERCITVS celebra la gloria dell’esercito romano. Il marchio PLG indica la zecca di Lione.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino II, figlio di Costantino il Grande, volto a destra con corona d’alloro, legenda CONSTANTINVS IVN NOB C. Sul rovescio appare una porta di campo con ingresso aperto e due torri. La legenda PROVIDENTIAE CAESS celebra la previdenza dei Cesari. Il marchio PLG indica la zecca di Lione.
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Questo antoniniano in billon raffigura l’imperatore Massimiano con corona radiata e busto corazzato volto a destra. Sul rovescio, Giove consegna un globo all’imperatore, simbolo di autorità divina. La legenda IOVI CONSERVATORI AVGG significa “A Giove, protettore degli imperatori”. Il marchio TR indica la zecca di Treviri.
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Questa moneta raffigura l’imperatore Joviano con diadema perlato, busto drappeggiato e corazzato rivolto a sinistra. Sul rovescio appare VOT / V in due righe all’interno di una corona d’alloro. Il marchio HERACA indica la zecca di Eraclea. Joviano regnò brevemente tra il 363 e il 364 d.C., ristabilì il cristianesimo come religione favorita e firmò la pace con l’Impero sasanide.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Costantino il Grande volto a destra con corona d’alloro, legenda CONSTANTINVS AVG. Sul rovescio appare una porta di campo con ingresso aperto, due torri e stelle sopra. La legenda PROVIDENTIAE AVGG celebra la previdenza imperiale. Il marchio SMN indica la zecca di Nicomedia.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura l’imperatore Costantino il Grande volto a destra con corona d’alloro, legenda CONSTANTINVS AVG. Sul rovescio appare una porta di campo con ingresso aperto e due torri, spesso sormontate da sfere o stelle. La legenda PROVIDENTIAE AVGG celebra la previdenza imperiale. Il marchio di zecca SMHT indica Eraclea, 4ª officina.
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Questa moneta AE3 in bronzo raffigura Crispo, figlio di Costantino il Grande, con corona d’alloro al dritto, legenda IVL CRISPVS NOB C. Sul rovescio appare una corona d’alloro che racchiude l’iscrizione VOT X, circondata dalla legenda CAESARVM NOSTRORVM. Emessa per commemorare i voti imperiali per il decimo anniversario di regno. Zecca SIS di Siscia.
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Questo denario raffigura l’imperatore Settimio Severo con corona d’alloro al dritto. Sul rovescio appare la personificazione di Indulgentia seduta a sinistra, con scettro e patera. La legenda INDVLGENTIA AVGG simboleggia la clemenza e la generosità imperiale.
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Questo denario raffigura il ritratto dell’imperatrice Giulia Domna al dritto. Sul rovescio appare la dea Giunone, con scettro e patera, mentre un pavone si trova ai suoi piedi. La legenda IVNO REGINA simboleggia il suo ruolo di regina degli dèi.
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Questo antoniniano raffigura l’imperatore Severo Alessandro con corona d’alloro al dritto. Sul rovescio appare la dea Felicitas stante a sinistra, con cornucopia e patera. La legenda FELICITAS AVG simboleggia la prosperità e la stabilità dell’Impero.
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